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FAQ Disordini Temporomandibolari

Quando sono teso stringo e sfrego forte i denti, può essere dannoso?

Si, il serramento dentario si verifica nella maggior parte dei casi in situazioni di tensione, viene tecnicamente chiamato bruxismo. Può essere accompagnato anche da digrignamento, e avviene molto spesso quando la persona ne è inconsapevole, specie durante la notte. Il serramento dentario può generare delle filature nei denti dovute alla pressione, mentre lo sfregamento porta ad una vera e propria usura, e col tempo i denti si consumano. Il bruxismo è una causa di disfunzioni temporomandibolari. Può essere controllato tramite l'utilizzo di uno splint, talvolta chiamato anche bite, che impedisce l'ulteriore usura dei denti e complicanze a carico dei muscoli masticatori e dell'articolazione temporomandibolare.

Soffro di mal di testa e spesso ho forti dolori alla mandibola, esiste una terapia?

I due sintomi presentati possono essere in relazione; i dolori alla mandibola sono un sintomo di disfunzione temporomandibolare, così come può esserlo il mal di testa. Una visita presso uno specialista esperto nel trattamento dei disordini temporomandibolari è utile per effettuare una diagnosi corretta.

Ho un barotrauma causato da immersione, devo portare un bite?

Oltre alla terapia specifica per il barotrauma, può essere molto utile l'utilizzo di uno splint ed eseguire specifici esercizi per rilassare l'articolazione temporomandibolare, in modo da favorire il corretto funzionamento degli osti tubarici, essenziale per una buona compensazione in immersione. Un'accurata diagnosi chiarirà l'iter più funzionale.

Quando apro la bocca sento degli schiocchi alla mandibola, è grave?

Gli schiocchi o click alla mandibola sono sintomi da non sottovalutare. Sono comunque l'espressione di un'alterata funzionalità dell'articolazione temporomandibolare che va monitorata e tenuta sotto controllo. Lo schiocco si percepisce quando non c'è coordinazione tra il condilo, la flossa glenoide e il disco articolare. Qualora dovesse insorgere dolore, è necessaria una cura specialistica per evitare il cronicizzarsi di una disfunzione più seria.

Il bite è doloroso?

Lo splint per il trattamento di una disfunzione temporomandibolare non deve in alcun modo arrecare dolore. Deve essere scrupolosamente costruito e modellato sull'arcata dentaria del paziente, rispettando l'anatomia funzionale di tutto l'apparato stomatognatico (apparato masticatorio, respiratorio e tutte le strutture connesse). Deve portare dei benefici senza arrecare fastidi.

FAQ Apnee Notturne

La mattina mi sveglio sempre stanco, può dipendere dal fatto che russo?

È un'ipotesi molto probabile: bisognerebbe anzitutto capire se il russamento è associato ad apnee o ipopnee del sonno, quindi se durante la notte si verificano interruzioni del respiro o comunque una diminuzione di apporto di ossigeno al cervello a causa della riduzione del flusso respiratorio che avviene nella roncopatia. Il russamento in tutti i casi diminuisce la qualità del sonno, e questo potrebbe già essere un motivo effettivo per non sentirsi riposati al risveglio nonostante le ore di sonno.

Mio marito è un russatore cronico e io non dormo la notte, c'è un rimedio?

Oggi è possibile risolvere efficacemente il russamento tramite dei dispositivi orali, chiamati MAD o OD (dall'inglese Mandibular Advancement Devices o Oral Devices) che agiscono senza dolore per evitare le ostruzioni delle vie aeree durante il sonno. Molte persone hanno ritrovato i benefici di un sonno ristoratore grazie all'utilizzo dei MAD.

Mi sento stanca durante il giorno, il mio partner dice che russo a tratti ma molto forte, eppure io dormo tutta la notte! È possibile che nonostante dorma 8 ore per notte debba dormire di più?

Il russamento abituale ma intermittente è caratteristico degli episodi di apnea notturna, in cui inspirazioni profonde e molto rumorose si alternano a momenti di silenzio, durante i quali però il soggetto non respira. La sindrome delle apnee del sonno (OSAS) può far sentire molto stanchi durante la giornata a causa dei microrisvegli non coscienti (o risvegli veri e propri) che sono determinati nella notte dalla mancanza di ossigeno sufficiente all'organismo. Spesso la persona può essere completamente inconsapevole di quello che accade durante la notte, salvo accusare i sintomi di questo disagio. È molto importante la qualità del sonno, che per apportare i maggiori benefici all'organismo deve essere continuativo e non interrotto. Oggi ci sono tecniche e strumentazioni efficaci che possono diagnosticare e curare le apnee del sonno con rimedi stabili e duraturi nel tempo. Una valutazione medica accurata è necessaria per determinare le cause e il trattamento più idoneo.

Soffro di apnee notturne. Non tollero la ventilazione meccanica delle vie aeree (CPAP) e ho interrotto la terapia. Soffrirò di OSAS a vita?

No! I dipositivi orali che è possibile costruire su misura presso i centri dentistici specializzati nel trattamento di OSAS sono un'efficace alternativa alla terapia con la CPAP, o ogni qualvolta che il paziente richieda un trattamento più confortevole. La percentuale di successo del trattamento coi dispositivi orali arriva fino all'85%, e sono solitamente ben tollerati dalla persona. I dispositivi orali (OD) permettono di raggiungere una qualità della vita perduta a causa delle apnee del sonno.

Mio figlio ha un'ipertrofia adenotonsillare; respira sempre a bocca aperta e la notte ha un sonno agitato, con russamento. Di giorno è spesso deconcetrato e irritabile. C'è una relazione tra i sintomi?

È necessaria una visita accurata per capire le cause, tuttavia sappiamo che l'ipertrofia adenotonsillare è la prima causa delle apnee del sonno nei bambini. Il russamento notturno, il sonno agitato e il respiro rumoroso, anche diurno, sono tutti fattori collegati all'OSAS nei bambini. Al contrario degli adulti, l'OSAS in età pediatrica non comporta sonnolenza diurna ma spesso determina iperattività, irritabilità e scarsa concentrazione. La linea preferenziale di terapia è l'intervento chirurgico per ridurre l'ipertrofia adenotonsillare, ma anche un trattamento ortognatodontico di espansione palatale (RME) può dare ottimi risultati e permettere di evitare l'intervento chirurgico.

FAQ Ortognatodonzia

A che età è bene iniziare un trattamento ortodontico?

È possibile effettuare una terapia di ortognatodonzia per bambini e adulti. Molti problemi ortodontici sono più facili da correggere se individuati precocemente, prima che la crescita dei mascellari sia terminata . È raccomandata una visita di controllo già intorno ai 4-5 anni di vita. Il numero dei pazienti che porta apparecchi ortodontici in età adulta è comunque in continuo aumento.

In cosa consiste il trattamento ortodontico?

Gli apparecchi ortodontici applicano una forza controllata che consente di spostare i denti nella posizione corretta. L'ortodonzia odierna si avvale di apparecchi che consentono di applicare delle forze molto leggere (low friction) e sono molto efficaci. Possono essere di diverso tipo e costruiti con diversi materiali: in metallo, ceramica, materiali plastici, colorati, trasparenti o invisibili. La terapia più idonea viene selezionata a seconda delle esigenze di ciascuno.

Per quanto tempo si porta l'apparecchio ortodontico?

La durata del trattamento ortodontico è variabile, può oscillare indicativamente tra i 6 mesi e i tre anni a seconda della correzione di cui il paziente ha bisogno.

L'apparecchio è doloroso?

Il posizionamento in sé di bande e brackets sui denti non fa male. Si può sentire un lieve dolore ai denti per i primi giorni, mentre se sopraggiungono lievi irritazioni della mucosa di labbra e guance per abituarsi al nuovo corpo "estraneo" è sufficiente mettere un po' di cera sugli attacchi e nell'arco di un paio di settimane al massimo non ci si accorgerà più di portare l'apparecchio.

Possono sopraggiungere altri dolori a causa dell'apparecchio ortodontico?

No, l'apparecchio deve essere progettato e posizionato tenendo conto di tutte le strutture annesse ai denti e in prossimità degli stessi, pertanto una scrupolosa attenzione in fase di preparazione esclude la possibilità di arrecare danni in altre parti del corpo, come l'articolazione temporomandibolare o i muscoli della masticazione, per citare solo qualche esempio. Se insorge dolore o fastidio in altre parti del corpo a causa di una terapia ortodontica, significa che la terapia è da modificare perché non adatta alla persona.

Posso portare l'apparecchio senza che gli altri se ne accorgano?

Si, nell'ortognatodonzia odierna è possibile adottare i canoni dell'estetica invisibile, con apparecchi che vengono posizionati nella parte interna dell'arcata dentaria (ortodonzia linguale) o mascherine praticamente invisibili...

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