Trattamento con i MAD

I dispositivi orali (chiamati anche MAD o OD) hanno una tollerabilità molto alta: i pazienti proseguono la terapia con una percentuale che arriva fino all’85%. Studi clinici evidenziano che in una fase iniziale di trattamento con i dispositivi orali si possono avere sensazioni di disagio al mattino (tra cui ipersalivazione, lieve nausea, dolori muscolari o articolari all’ATM) che tuttavia scompaiono solitamente dopo pochi giorni di utilizzo del MAD. In rari casi è stata riportata malocclusione. Bisogna comunque sempre considerare che i dispositivi orali sono un trattamento volto a eliminare i danni e i sintomi delle apnee notturne, ben più gravi e con conseguenze molto più dannose di eventuali effetti collaterali che può dare un dispositivo orale in una fase iniziale.

L’AASM, American Academy of Sleep Medicine, afferma che i dispositivi orali devono essere prescritti solo da professionisti adeguatamente formati in campo medico-dentistico con specializzazione nel trattamento dell’articolazione temporomandibolare, dell’occlusione dentale e di tutte le strutture orali associate. Se il professionista non ha seguito un’adeguata formazione nel settore della medicina del sonno e nella valutazione e trattamento dei disordini respiratori legati al sonno, è bene che si appoggi ad altre figure specializzate nel trattamento dell’OSAS. Prima di prescrivere un dispositivo orale è necessaria la diagnosi di un centro del sonno che certifichi la presenza o l’assenza di apnea notturna, nonché la determinazione del grado della sindrome. I dispositivi orali sono indicati nel trattamento della Sindrome delle Apnee Notturne lieve e moderata, poiché nei casi di OSAS più gravi andrebbero utilizzati solo se non si tollera la terapia con CPAP. Gli OD (dispositivi orali) sono inoltre indicati per quei pazienti affetti da russamento semplice che non rispondono alla terapia conservativa, che non riescono quindi a cambiare la posizione nel sonno o a perdere peso.